Guida al VPD: Deficit di Pressione di Vapore nella coltivazione

Pubblicato il 26 luglio 2025 alle ore 15:05

Cos'è il VPD?

Il VPD (Vapor Pressure Deficit) è uno dei parametri più importanti per il controllo climatico nelle grow room professionali, ma è uno strumento utile per ogni coltivazione indoor.

Il VPD idica la differenza di pressione tra il vapore acqueo contenuto nell’aria e quello presente sulla superficie della foglia.

In parole semplici: è la forza che spinge l’umidità fuori dalla pianta durante la traspirazione.

Perché il VPD è fondamentale?

Il VPD regola la traspirazione:

  • se è troppo basso, la pianta traspira poco → rischio di blocco dell’assorbimento.
  • se è troppo alto, traspira troppo velocemente → stress, eccessiva assunzione di nutrienti, squilibri.

Un VPD ben bilanciato permette una traspirazione regolare, stimola la fotosintesi, favorisce l'assorbimento ottimale dei nutrienti, una crescita più sana e vigorosa, e rese più elevate.

Come si calcola e si usa il VPD?

Il VPD dipende da:

  • temperatura
  • umidità relativa (RH)

Per calcolarlo con precisione si usano tabelle VPD (come ad esempio questa di Athena Nutrients):

Dalle tabelle VPD possiamo dedurre che una crescita sana e vigorosa richiede un equilibrio costante tra temperatura e umidità: questi due parametri devono sempre essere regolati in coppia.

In generale, se aumenti la temperatura, dovrai aumentare anche l’umidità per rimanere nella zona ottimale; al contrario, se abbassi la temperatura, sarà necessario abbassare anche l’umidità.

Assicurati sempre che i valori rientrino nei range indicati nelle tabelle.

Esempio pratico

Se hai una temperatura di 26°C e vuoi restare nel range ideale per fioritura e fine fioritura: mantieni l'umidità relativa intorno al 65%, per avere un VPD vicino al valore ottimale (~1.2 kPa).

Se aumenti la temperatura a 30°C, per restare nello stesso VPD, dovrai aumentare l’umidità a 70-75% circa.

Attenzione: relazione VPD – nutrienti

Quando aumenti la temperatura, aumenti anche:

  • il tasso di traspirazione
  • l’assorbimento dell’acqua
  • di conseguenza l’assorbimento dei nutrienti.

Se ad esempio hai una soluzione con EC 2.0 e alzi il VPD del 20%, anche l’assorbimento dei nutrienti può aumentare del 20%, con il rischio di sovradosaggio e stress radicale. 

Di conseguenza, se aumenti la temperatura, considera di ridurre leggermente l’EC per mantenere l’equilibrio.

Obiettivo per esperti

Mantieni il tuo VPD:
- a 0.8 kPa per semi e cloni
- tra 0.8 e 1.0 kPa in fase vegetativa
- tra 1.0 e 1.2 kPa in fioritura e fine fioritura.
Esegui misurazioni regolari con strumenti precisi.
Utilizza centraline e sistemi automatizzati per mantenere condizioni costanti 24/7.

Benefici del controllo VPD

  • Crescita più veloce 
  • migliore assorbimento nutrizionale 
  • maggiore produzione di fiori o frutti 
  • minore rischio di muffe e patogeni 
  • stress radicale e fogliare ridotto.

In conclusione

Come detto nella guida "L'importanza di TEMPERATURA e UMIDITÀ per le piante", monitorare e regolare questi due parametri permette al coltivatore non solo di ottimizzare la propria coltivazione, ma anche di prevenire blocchi radicali, problemi nutrizionali, parassiti e malattie. 

Comprendere la relazione tra temperatura e umidità e usare il VPD come bussola ti permette di creare un ambiente davvero performante per le tue piante. Il VDP è uno strumento avanzato, ma fondamentale per chi vuole portare la propria coltivazione a un livello superiore.

Se ti interessa approfondire l'argomento di clima e ventilazione, puoi leggere anche l'articolo: "VENTILAZIONE in una coltivazione".

Per consulenze personalizzate, contattami.

Buona coltivazione con VPD ottimale!