Hai mai sentito parlare del lavaggio delle cime appena raccolte? Se coltivi outdoor, questa pratica può fare la differenza nella qualità finale del tuo raccolto. In questa guida scoprirai cos’è il lavaggio delle cime, quando e come farlo, e perché può migliorare aroma, gusto e pulizia dei tuoi fiori.

Cos'è il lavaggio delle cime?
Il lavaggio delle cime è una pratica che consiste nell’immergere le cime appena raccolte in acqua, per eliminare:
- polvere
- residui di inquinamento
- insetti o parassiti
- polline di altre piante
- spore di muffa o funghi.
In questo modo ottieni una maggiore purezza del prodotto finale, riduci il rischio di muffe durante l’essiccazione, migliori sapore e aroma, e consumi con più sicurezza (soprattutto se vaporizzi).
Molti coltivatori che provano il lavaggio, non tornano più indietro.
È una tecnica semplice ma molto efficace, soprattutto per le piante coltivate all’aperto, dove agenti esterni e contaminanti sono difficili da evitare.
Indoor, se l’ambiente è sterile e sotto controllo, è molto raro che le cime necessitino di un lavaggio. In questi casi, un buon flush finale prima del raccolto è sufficiente. Scopri di più con la nostra guida: "Guida completa alla maturazione: FLUSH, TAGLIO, ESSICAZIONE e CONCIA".
Evita di fare il lavaggio se le cime sono già in fase di essiccazione o se temi di compromettere fiori fragili o molto maturi.
Rimozione dei residui di trattamenti fogliari
Durante la coltivazione, soprattutto se hai affrontato attacchi di parassiti, molto probabilmente hai usato dei trattamenti fogliari. I trattamenti possono lasciare residui sulle infiorescenze. Il lavaggio delle cime, effettuato subito dopo il raccolto, è un ottimo modo per rimuovere questi residui e ottenere un fiore pulito, aromatico e piacevole da consumare.
Per ridurre la presenza di residui e favorire una fioritura pulita, è consigliabile interrompere qualsiasi trattamento fogliare almeno 2–3 settimane prima del raccolto. Questo tempo permette ai residui di degradarsi naturalmente, ma se sei stato costretto a intervenire fino alle ultime settimane, il lavaggio delle cime è ancora più importante per garantire un prodotto sicuro e di qualità.
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Cosa serve per lavare le cime?
- Tre contenitori
- Acqua, possibilmente distillata o osmotica
- Bicarbonato di sodio e/o succo di limone
- Rete per l’essiccazione
- Ventilatore o deumidificatore
Procedimento
1. Prepara tre contenitori puliti (secchi o bacinelle abbastanza grandi da contenere le cime):
- Secchio 1: acqua tiepida con un cucchiaino di bicarbonato e/o qualche goccia di succo di limone (per lavaggi più profondi)
- Secchio 2: solo acqua tiepida
- Secchio 3: acqua fredda per il risciacquo finale.
Attenzione alla temperatura dell’acqua
Nei primi due secchi si utilizza acqua tiepida, a temperatura ambiente, cioè circa 26°C. Questa temperatura aiuta a sciogliere polvere, sporco e residui fogliari, senza danneggiare i tricomi o alterare le cime.
Nel terzo secchio si usa acqua fresca per il risciacquo finale, l’ideale è intorno ai 15°C.
2. Immergi le cime:
- Una alla volta o in piccoli mazzi, immergi le cime nel primo secchio per circa 30 secondi, muovendole delicatamente.
3. Risciacqua:
- Passa le stesse cime nel secondo secchio (acqua pulita) e poi nel terzo (acqua fredda), per risciacquarle bene.
4. Asciugatura:
- Scola bene le cime e appendile a testa in giù o stendile su una rete di essiccazione, con una buona circolazione d’aria.
- Usa un ventilatore o un deumidificatore per evitare la formazione di muffe.
- L’essiccazione richiederà qualche giorno in più, ma il risultato sarà più pulito e sano.
Lavaggio con acqua e acqua ossigenata: quando è necessario?
In caso di muffa in fase iniziale, contaminazioni più gravi o sospetti di funghi, puoi usare una miscela di acqua e perossido di idrogeno.
- Prepara un secchio con 4 litri di acqua e 250 ml di acqua ossigenata al 3%
- Immergi le cime per 30–45 secondi, muovendole delicatamente
- Procedi poi con un risciacquo in acqua pulita e l’asciugatura.
L’acqua ossigenata aiuta a disattivare spore e batteri, ma va usata con attenzione, per non stressare inutilmente i fiori.
Lavaggio delle cime: fa perdere i tricomi?
No. Se il lavaggio è fatto correttamente e con delicatezza, i tricomi non si staccano. La resina è composta da oli e cere, che non sono idrosolubili, quindi il lavaggio non influisce sulla potenza delle tue cime.
- L’acqua a temperatura ambiente o fredda non scioglie né rimuove i tricomi.
- A temperature molto basse (sotto i 5°C) i tricomi possono indurirsi e staccarsi meccanicamente dalla superficie dei fiori (come avviene nelle tecniche di estrazione con acqua e ghiaccio).
- A temperature elevate (sopra i 60 °C) si rischia di danneggiare i cannabinoidi e degradare terpeni, ma comunque la resina non si scioglie in acqua.
Conclusione
Il lavaggio delle cime è un passaggio spesso sottovalutato, ma che può davvero migliorare il risultato finale. Basta poco per eliminare impurità, polvere, insetti e muffe prima dell’essiccazione.
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Buona coltivazione con cime pulite e profumate!
