AutoPot è un sistema di irrigazione automatizzato on-demand, progettato per coltivazioni idroponiche e semi-idroponiche ad alto rendimento, con intervento minimo da parte del coltivatore. Questo sistema è particolarmente apprezzato da chi cerca efficienza, semplicità e stabilità nella gestione dell’acqua e dei nutrienti, garantendo al contempo un’ottimale ossigenazione delle radici.
1. Cos'è il sistema AutoPot
AutoPot è un sistema di irrigazione a gravità automatica che funziona con un principio semplice ma efficace:
- una riserva di acqua e nutrienti posta a un livello superiore (tanica o serbatoio).
- una serie di vasi speciali dotati di meccanismo a valvola (Watering Tray + AutoPot Pot), che si riempiono automaticamente quando la pianta assorbe liquidi.
Il sistema non utilizza pompe né elettricità, riducendo il rischio di guasti meccanici e rendendolo particolarmente affidabile.
2. Come funziona
Il principio base è elegante e intuitivo: le radici della pianta assorbono acqua e nutrienti. Questo crea una leggera depressione nel vaso, che attiva la valvola del sistema AutoPot. La valvola rilascia nuova soluzione nutritiva solo quando la pianta ne ha bisogno, evitando ristagni e sovra-irrigazioni.

3. Vantaggi
- Irrigazione automatica grazie alla gravità, senza elettricità.
- on-demand: la pianta riceve esattamente ciò di cui ha bisogno.
- minimo intervento umano: il sistema può funzionare per settimane senza rabbocchi frequenti. Ideale per chi coltiva molte piante o per chi cerca un sistema “set & forget”.
- ossigenazione ottimale: le radici non restano immerse in acqua stagnante, riducendo il rischio di marciume radicale.
- ottimizzazione dei nutrienti: la soluzione rimane stabile e viene assorbita progressivamente, evitando shock o eccessi.
- sistema modulare e scalabile: da pochi vasi fino a grow room professionali.
- somministrazione centralizzata: tutti i vasi collegati a un’unica tanica ricevono la soluzione nutritiva automaticamente.
4. Preparazione ed installazione
Substrato consigliato
- Fibra di cocco: ideale per coltivazioni idroponiche, non richiede aggiunte.
- Terriccio specifico di alta qualità: non sono necessarie giunte se contiene perlite o cocco, se è sola torba aggiungere un 10 o 20% di coco o perlite. Se si vuole posizionare dell'argilla espansa sul fondo del vaso per favorire il drenaggio è necessario assicurarsi che sia a pH stabile, altrimenti ci possono essere fluttuazioni di pH difficili da controllare.
Consiglio principale: utilizzare la fibra di cocco. Rispetto alla coltivazione tradizionale in terra, permette di raddoppiare la resa, ridurre i tempi e minimizzare gli sprechi di nutrienti. In questo modo sfrutterai al massimo anche l'illuminazione. Per scoprire tutti i vantaggi della coltivazione idroponica, e i principali sistemi idroponici, clicca qui.
Per quanto riguarda la qualità dell'acqua da utilizzare puoi approfondire qui.
Assemblaggio del sistema
- Monta i vasi sull’AutoPot Tray.
- collega ogni vaso al serbatoio tramite i tubi, assicurandoti che la valvola sia correttamente posizionata.
- controlla eventuali perdite e verifica il corretto riempimento dei vasi.
Importante: quando posizioni le piante, non azionare subito il sistema. Irriga manualmente per circa 2 settimane per permettere alle radici di svilupparsi completamente.
Una volta attivato, la soluzione nutritiva verrà assorbita automaticamente dalle radici, rendendo il sistema praticamente autonomo, con solo il monitoraggio del serbatoio principale.
Manutenzione del sistema
- Controlla regolarmente il livello di soluzione nutritiva nel serbatoio.
- per migliorare l’ossigenazione, puoi usare un agitatore d’acqua o una pietra porosa collegata a una pompa.
- controlla periodicamente il pH (scopri di più grazie alla guida: "pH in una coltivazione") della soluzione nutritiva. L’anidride carbonica presente nell’aria può abbassarlo lentamente, tramite la reazione chimica:
CO₂ + H₂O ⇌ H₂CO₃ ⇌ H⁺ + HCO₃
In pratica, più CO₂ si dissolve nell’acqua, più il pH diminuisce. Consiglio di verificare il pH ogni 3 giorni circa e regolarlo se necessario.
6. Problemi comuni e soluzioni
Problema | Possibile causa | Soluzioni |
---|---|---|
Vasi non si riempono | Tubo ostruito | Pulire o sostituire tubi/valvola |
Crescita lenta | pH o EC fuori range | Regolare e monitorare regolarmente |
Alghe o muffe nel tray | Eccessiva luce o ristagno | Coprire i tray e ridurre la luce diretta sulle radici. Usare prodotti appositi (come Cleanse o Root Drip) |
Radici marroni o marce | Sovra-irrigazione o acqua troppo calda | Controllare temperatura e ossigenazione |
7. Consigli PRO
- Mantieni un facile accesso al serbatoio per monitorare la soluzione nutritiva.
- posiziona il sistema su una superficie piana per garantire il corretto funzionamento a gravità.
- temperatura dell’acqua: mantenerla tra 18–22 °C per evitare shock radicale e proliferazione di batteri.
- pulizia del sistema: utilizza prodotti specifici (es. Cleanse o Root Drip) per rimuovere sali, muffe, alghe e ostruzioni. Tra un ciclo e l’altro, svuota e pulisci serbatoio e tubi.
- soluzione nutritiva: non accumulare quella vecchia troppo a lungo. Con fertilizzanti come Athena Nutrients o FloraFlex, massimo 3 settimane; con altri marchi, cambiare ogni 7–10 giorni.
- copri la soluzione per ridurre l’assorbimento di CO₂. Più grande è il volume della tanica, quindi della soluzione nutritiva, meno problemi ci sono.
- attenzione all’aerazione: le pietre porose sono utili, ma possono causare fluttuazioni del pH.
Se utilizzi un wave maker, evita bolle eccessive e posizionalo più in basso possibile nel serbatoio. Non farlo funzionare 24/24: scalda la soluzione e altera il pH. Usa un timer per attivarlo 2–4 volte al giorno per 10–15 minuti.
Conclusione
AutoPot è uno dei sistemi più affidabili e semplici per coltivatori esperti e non, che cercano resa, qualità e manutenzione minima.
Seguendo correttamente il controllo di pH, EC (scopri di più con la guida: "EC in una coltivazione"), pulizia e monitoraggio, otterrai una coltivazione stabile, sana e produttiva.
Con AutoPot, la gestione diventa quasi automatica, permettendoti di concentrare energie su altri aspetti della coltivazione, come genetica, tecniche di training, fioritura e ottimizzazione ambientale (scopri di più grazie alle guide "L'importanza di TEMPERATURA e UMIDITÀ per le piante", "Guida al VPD: Deficit di Pressione di Vapore nella coltivazione").
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Buona coltivazione con AutoPot!
